Made in è una serie dedicata a progetti creativi con radici nei propri paesi di origine, guidati da persone che tessono relazioni virtuose con risorse e comunità locali, creando ricchezza e bellezza nei luoghi che abitiamo e visitiamo.
Questo e il secondo volume sono dedicati a designer e realtà curatoriali basate in Aotearoa Nuova Zelanda.
Nei nove mesi che ho trascorso nella terra della lunga nuvola bianca, ho venerato più e più volte i paesaggi incantevoli in cui mi sono imbattuta. In lungo e in largo, non solo sono stata assorbita da una natura maestosa, ma anche dallo spirito creativo di innumerevoli designer, artiste e artisti, specialty stores e gallerie d’arte che mi hanno fatto dire wow.
Quel fattore wow è intrinseco nel fascino estetico delle loro collezioni e, soprattutto, nelle scelte eroiche delle fondatrici di creare e produrre nel rispetto dell’ambiente e delle persone di cui si circondano. Sono Veneri moderne votate a tutelare l’arte e la bellezza, a promuovere paradigmi di consumo lenti e intenzionali da cui possiamo prendere ispirazione.
AMÉLIE Knits
Natalie Robb è la mente e le mani dietro AMÉLIE, un marchio di maglieria che produce collezioni in edizione limitata. Ispirata dai lavori a maglia del fratello e della madre, Natalie ha inaugurato AMÉLIE nel 2022 dalla passione di dare vita a capi funzionali e creativi che durassero una vita intera. AMÉLIE utilizza quasi esclusivamente mohair, fibra cresciuta, filata e tinta interamente in Aotearoa e crea accessori unici con filati di scarto, per onorare il legame e il rispetto con la propria terra d’origine.
Non mi sorprende che il cardigan Marlon sia sold out. Un cardigan adorabile in una deliziosa tonalità cioccolato, chef’s kiss.

Dominique Healy
Dominique Healy progetta e assembla le sue collezioni nello stesso edificio che ospita la boutique del suo marchio omonimo, nel cuore di Tāmaki Makaurau, Auckland. Nelle vicinanze si trova lo stabilimento che produce il resto della produzione, supportata da un’altra realtà a Melbourne, dove il marchio è nato nel 2017. Se mantenere una produzione altamente localizzata è uno dei pregi di Dominique, il secondo è minimizzare gli sprechi in fase di creazione. Ogni capo segue processi che massimizzano l’uso dei materiali in fase di confezionamento e le collezioni nascono con un inventario di pezzi limitati che, una volta esauriti, vengono realizzati solo su ordinazione. I capi sono sofisticati e dalle silhouette senza tempo che invecchiano con eleganza, come i vini migliori. Cin cin!
Un soprabito in denim non passa di certo inosservato.

Francie
Fondato a Melbourne e attualmente residente ad Auckland, Francie è un marchio di maglieria che produce attraverso fabbriche eticamente certificate al largo di entrambi gli estremi del Mare di Tasman. Anna Woodruff, fondatrice e designer, inaugurò Francie con un singolo prodotto, utilizzando un metodo di modellistica giapponese per garantire una progettazione a spreco zero. Principi di produzione responsabile e sostenibile sono pilastri portanti del marchio, riflessi nelle collezioni trans-stagionali realizzate con filati esclusivamente naturali e nel lavoro di Francie di insegnare alle acquirenti a custodire e riparare correttamente i propri capi attraverso un ricco repertorio di risorse educative.
Sono sicura che i miei capelli arrostiti dal sole apprezzerebbero la protezione della sciarpa Daisy.

Harry Were
Gli scatti spontanei e intimi di Harry Were mi mettono sempre di buon umore, e il suo catalogo non è da meno. Fotografa di professione, Harry combina le sue competenze con il rullino e l’amore verso oggetti fuori dall’ordinario nelle creazioni del suo marchio omonimo. Maglioncini per piccoli umani realizzati con i filati avanzati dai modelli per adulti, vestiti eleganti in edizione limitata ricavati da vecchie lenzuola, o unici perché “se un tessuto mi piace particolarmente, compro quanto basta per un singolo abito”, come dice Harry stessa. Le collezioni sono realizzate quasi esclusivamente da artigiane e artigiani in Aotearoa, con alcune tappe in India. I tessuti esclusivamente naturali, per lo più lana e cotone biologico, spesso non trattati, qualche volta tinti e filati a mano, sono il cuore delle collezioni di Harry Were.
Il gilet raffigurante Harry e la sua gemella sarà anche sold-out, ma qualche pezzo della Wool Beaded Collar Jacket è ancora disponibile. Yes Please.

Mahsa
Quando Mahsa Willis non è all’inseguimento di onde a Piha o Raglan, è all’opera per dare vita alle elegantissime creazioni del suo marchio omonimo. Mahsa ha aperto le sue porte nel 2015 e, da allora, crea capi, soprattutto di camiceria, che trascendono il passare del tempo. Le collezioni nascono dal desiderio di trovare armonia nei contrasti: praticità e romanticismo, mascolinità e femminilità, realtà e mistero. Il brand impiega tessuti provenienti dalle giacenze in eccesso di altre case di moda e cotone biologico, e tutti i capi sono prodotti in territorio neozelandese.
Il colore jungle della Bow Bluse mi ha immediatamente ricordato il verde profondo di alcuni dei paesaggi più iconici di Aotearoa.

Maggie Marilyn
Avevo già confessato il mio amore per Maggie Marilyn e colgo l’occasione per rinnovarlo. Fondata da Maggie Howard nel 2016, Maggie Marilyn è una casa di moda che dimostra come capi di abbigliamento splendidi possano essere un veicolo per creare prosperità per le persone e il pianeta. Impresa certificata B Corp dal 2022, Maggie Marilyn vanta uno dei più alti standard di trasparenza ambientale e responsabilità sociale tra i marchi di moda certificati B Corp a livello globale. Dall’assenza di sostanze chimiche pericolose nei tessuti, all’impiego di fibre naturali coltivate attraverso tecniche di agricoltura rigenerativa, lo spirito di Maggie Marilyn vive attraverso le parole Better to be brave, perché “quando si ha il coraggio di osare anche ciò che sembra impossibile può diventare realtà”.
Pedalo, dormo e vivo indossando il Long Sleeve Top e il 01 Turtleneck Singlet.

Rachel Mills
Rachel Mills è una fonte di talento creativo e coraggio imprenditoriale. In una società impaziente, sprecona e ipnotizzata dalle spedizioni ultra-veloci, Rachel Mills ha deciso di produrre esclusivamente su ordinazione, invitando la sua clientela a comprare intenzionalmente e, da un punto di vista commerciale, produrre solo ciò che viene richiesto, riducendo eccessi e sprechi. Rachel Mills è anche uno stabilimento di produzione, perché tutte le collezioni sono progettate e cucite sotto lo stesso tetto ad Auckland. I capi sono basici e versatili, dai tagli eleganti infusi di dettagli inaspettati.
Mi sono disfatta del fondello da quando ho acquistato questo intimo in Merino che è, senza esagerazioni, un trionfo di comodità.

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